Uno studio di registrazione in casa

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Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Mike Skinner, in arte The Streets, registrò completamente in casa il proprio album di debutto “Original Pirate Material”.

All’epoca, ed era solo il 2002, sembrò rivoluzionario poter risparmiare decine di migliaia di Euro per dare libero sfogo alla propria creatività senza preoccuparsi di sforare il budget, ma nel ventennio che è trascorso questa possibilità è diventata così comune da non fare più notizia.

Come costruire uno studio fai da te

In effetti oggi è più semplice che mai fare quello che pochi anni fa costò lacrime e fatica al producer londinese. Fra gli emuli di Skinner ci sono anche audiofili a tutti gli effetti, quindi non si pensi che uno studio sia solo sinonimo di scarsa qualità. Anzi!

Ecco il perché, allora, di questa nostra piccola guida: sfatare i falsi miti! E servirà a creare uno spazio perfetto per registrare i propri demo, ma anche per i podcast – ormai sempre più diffusi e di moda anche in Italia.

Iniziamo dalle comodità

Spesso chi ha uno studio di registrazione casalingo si distinguerà per il suo essere spartano: succede perché spesso è in uno spazio “rubato” ad altro, come stanzini o sgabuzzini. Noi partiamo da un altro concetto: prima la comodità, altrimenti non ci sarà nemmeno il piacere di trascorrere del tempo a “smanettare”.

Per insonorizzare questa parte della vostra casa, anche se fosse solo una cabina in un angolo della camera da letto, non c’è niente di meglio che qualche tessuto pesante, che riscalda e colora: i tappeti persiani sono alla moda e in più arredano con gusto. Una sedia comoda e dei cuscini renderanno più morbide le lunghe ore passate seduti davanti al microfono.

In più, per chi ne avesse disponibilità, si possono utilizzare dei pannelli fonoassorbenti (sì, proprio quelli che si possono costruire anche con dei cartoni di uova vuoti!).

Le attrezzature e il software

Passiamo ai dispositivi da usare: ricordatevi che un computer deve avere almeno 2-3 anni e non di più per essere usato con profitto per registrare. Investite su una scheda audio di livello alto: con una scarsa, saranno ridicole anche le cose che registrerete.

Per quanto riguarda il software vero e proprio, si può iniziare da uno gratis che vi aiuterà a mettere nero su bianco le vostre idee musicali: Audacity funziona sia su PC che MAC, dove ha sempre molto successo anche l’ormai celebre Garage Band.

E il microfono? Usatene almeno due, di cui uno solo per registrare la voce (e non lesinate sulle aste, utilissime per non inciampare nei cavi e non urtare questi preziosi strumenti).

Questi sono i nostri suggerimenti base: da qui si può solo crescere – fra casse spia, tastiere MIDI e la strumentazione che più preferite!

rachele