I conservatori sono a rischio estinzione?

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Questo articolo di approfondimento è dedicato a un argomento scomodo. Fin qui abbiamo parlato di didattica musicale, di corsi, di metodi e di eccellenze italiane, ma è evidente anche a chi non è del ramo che l’educazione di livello universitario per quanto riguarda la musica necessiterebbe di una profonda riorganizzazione.

C’è sicuramente una crisi delle vocazioni: gli iscritti potenziali scarseggiano, e alcune scuole private del settore rischiano la chiusura (sempre che non l’abbiano già fatto). Quelle pubbliche tagliano classi o considerano l’idea di aumentare le rette. Che tipo di futuro aspetta un ragazzo interessato a fare della musica la propria carriera?

Prospettive e sbocchi professionali

In un articolo del 2017, l’agenzia ANSA indicava nel 53% il numero di diplomati dei conservatori in grado di trovare immediatamente un posto di lavoro, percentuale bassissima. La pandemia da Coronavirus, avendo fermato l’intero comparto dello spettacolo dal vivo, ha di fatto peggiorato una situazione già difficile.

Come se ne esce? In questo momento (ironia della sorte) a lavorare meglio nel campo sono proprio i diplomati che decidono di dedicarsi all’insegnamento: fra metodo Orff, Gordon, Ward o Montessori, stanno creando nuove generazioni di artisti. Che speriamo troveranno una situazione assai più rosea.

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